Abitare fuori Milano – Un incontro di ascolto, esplorazione e ricerca con le amministrazioni comunali
L’Osservatorio Casa Abbordabile (OCA) di Milano ha organizzato mercoledì 11 settembre al Politecnico di Milano un incontro aperto alle amministrazioni della regione urbana milanese per un confronto sul tema dell’abitare “fuori Milano”.
Nel primo anno OCA ha concentrato l’attenzione sulla città di Milano, descrivendo la forbice crescente tra costi abitativi e redditi/salari. Nel 2024 OCA ha allargato il campo di ricerca alla regione urbana milanese, con l’intenzione di analizzare il tema dell’accesso alla casa e le relazioni con lo sviluppo urbano e il mercato del lavoro su una scala più ampia. Questo territorio, che abbiamo chiamato “fuori Milano”, presenta forti relazioni con Milano – nel rapporto casa-lavoro, con oltre 650.000 pendolari in ingresso ogni giorno, ma anche rispetto a fruizione di servizi e svago – e risente in varia misura delle dinamiche del mercato residenziale del capoluogo. In quest’ottica, all’invito di OCA hanno risposto oltre sessanta tra sindaci, assessori e dirigenti all’Urbanistica e alle Politiche Sociali da oltre trenta comuni del territorio “fuori Milano”, che hanno preso parte all’incontro per che ha aperto un confronto sulle diverse implicazioni legate all’accesso alla casa.
Le testimonianze degli amministratori confermano quanto emerge dai dati: molti comuni segnalano un aumento dei prezzi e canoni, anche in conseguenza dello spostamento di persone da Milano verso l’hinterland in risposta a un mercato residenziale sempre più escludente e in cerca di soluzioni abitative più economiche. Sul fronte della mobilità, la concentrazione dell’accessibilità al trasporto pubblico è una delle chiavi che spiegano l’attrattività di Milano, ma qualità ed efficienza del trasporto pubblico crolla quasi ovunque non appena si varca il confine comunale. In questo senso, l’estensione dell’accessibilità su ferro all’hinterland è una componente fondamentale per andare nella condizione di una città più equa e simultaneamente più funzionale. D’altro canto, si tratta di una sfida che richiede strumenti di governo inediti e certamente di scala sovracomunale ed è importante considerare i tempi lunghi degli interventi sulle infrastrutture di trasporto. Per questo è fondamentale individuare anche opzioni che si danno di progetti a breve e medio termine che potrebbero qualificare contesti della regione urbana e promuovere soluzioni abitative adeguate ed abbordabili per una domanda in forte evoluzione.
Interessante in questo senso l’esperienza lombarda degli ambiti dei Piani di Zona intercomunali dei servizi sociali, anch’essi rappresentati all’incontro, da cui arriva una segnalazione: la revisione al rialzo degli accordi locali per il canone concordato, attualmente in corso in molti contesti sull’onda di quanto successo a Milano, rischia di creare significativi ammanchi alle casse dei comuni e per lo Stato (considerando gli sgravi fiscali del canone concordato) sempre meno giustificabili visti i canoni ormai vicini a quelli di mercato.
La ricerca di OCA, prendendo spunto da quanto emerso nell’incontro, restituirà un quadro delle dinamiche in corso che possa servire da stimolo e qualificazione per un dibattito sulla casa che vada oltre i confini del comune di Milano.